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29. Gennaio 2019

La giusta varietà di mela

Nuove gamme di varietà: le mele standard hanno fatto il loro tempo?

Al Trentino-Alto Adige fa capo oltre il 60% della raccolta italiana di mele e in entrambe le province operano istituti di ricerca che si occupano del costante sviluppo del frutto. Attualmente regna un vero e proprio entusiasmo intorno alle nuove varietà, la cui ricerca e coltivazione sono gestite da club, cioè consorzi e imprese che controllano l’intero processo di allevamento, moltiplicazione, produzione e, infine, commercializzazione. Negli ultimi anni molti agricoltori si sono chiesti quale varietà scegliere per i nuovi impianti: da una parte, il generale indebolimento dei prezzi di liquidazione per quelle standard ha comportato alcune difficoltà, dall’altra, l’accesso alle conosciute varietà Club, come Pink Lady o Kanzi, per molti coltivatori è difficilissimo se non impossibile. VOG, il maggiore consorzio per la commercializzazione delle mele dell’Alto Adige, ha recentemente rilevato da un sondaggio che circa il 40% delle sue superfici coltivate a mele devono essere rinnovate per l’agricoltura integrata.

Interventi necessari

Il sondaggio ha evidenziato due punti: in primo luogo, è necessario intervenire in termini di aumento della qualità delle varietà standard; secondariamente, occorre includerne di nuove nella gamma di prodotti, a seconda della domanda del mercato. Nella strategia del VOG (Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole Altoatesine) per i prossimi anni, vengono promosse molte nuove varietà Club, anche se le nuove comportano sempre un certo rischio, non essendo presenti valori empirici significativi, relativi a stoccaggio e commercializzazione. È tuttavia fuori discussione che, in futuro, il mercato globale richiederà mele di una qualità sempre più elevata, sia per le varietà Club che per quelle standard. Oggi, proprio gli impianti con varietà standard quali Granny Smith, Red Delicious o Golden Delicious sono spesso obsoleti, con una conseguente resa inferiore e una qualità costantemente in calo.

La soluzione: cloni migliori

Il vivaio Gruber Genetti, che moltiplica soltanto i migliori mutanti delle varietà classiche, propone la soluzione ideale. Soprattutto nel caso di varietà geneticamente instabili come Gala, Fuji o Red Delicious, il materiale primario, quindi la qualità delle marze, è decisivo per la successiva qualità di piante frutti, oltre che per la colorazione delle mele. Rigidi controlli e una selezione continua garantiscono marze eccellenti: in linea di principio, Gruber Genetti impiega solo quelle dei propri marzai o le ottiene direttamente dei proprietari delle varietà e dei cloni. Proprio dalla cernita delle mutazioni più robuste, hanno origine cloni nuovi e migliori, come p.e. la Gala SchniCo red che, con il suo colore deciso su tutta la superficie, è ideale anche per le aree con colorazioni meno intense. L’impiego di cloni migliorati offre grandi vantaggi agli agricoltori: con un materiale primario ottimale, le piante entrano prima in piena produzione e possono offrire mele di qualità altissima. Tutto ciò si riflette in prezzi di liquidazione più elevati, consentendo di ottenere ricavi per ettaro abbastanza soddisfacenti anche con le varietà standard.

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